Venerdì 2 ottobre avrà ufficialmente inizio la seconda edizione del festival poetico ‘verso Libero’, kermesse ideata dall’Associazione Culturale Libero de Libero, allo scopo di diffondere le poesia, promuovere l’arte in ogni sua forma e ridare lustro ad uno dei personaggi più influenti della cultura italiana del ‘900: Libero de Libero, poeta, critico d’arte e narratore, nato a Fondi nel settembre del 1903. Il programma del festival, ricco di eventi di ogni sorta, vedrà protagonisti illustri poeti del nostro tempo, studiosi, attori teatrali, artisti e musicisti. Da oggi, per tre giorni, ve li presenteremo attraverso brevi note biografiche.
-Rodolfo Di Biasio. Ad inaugurare la tre giorni di eventi con una Lectio Magistralis sull’opera deliberiana davanti ai ragazzi dell’ITE ‘Libero de Libero’ e di altri istituti di zona alle ore 11, sarà il poeta Rodolfo Di Biasio, che conobbe personalmente de Libero e ne apprezzò la poetica.
Nato a Ventosa nel 1937, egli è poeta, scrittore e saggista italiano. Ha conseguito la laurea in Lettere Classiche presso l’Università Federico II di Napoli nel 1965 e in seguito ha diviso la sua attività tra l’insegnamento e la produzione letteraria.
Dal 1969 al 1982 è stato direttore responsabile delle riviste nazionali ‘L’Argine Letterario’ e ‘Rapporti’, nel cui comitato direttivo compaiono anche Giorgio Barberi Squarotti, Emerico Giachery, Giuliano Manacorda e Walter Mauro. Dal 1978 al 1999 la RAI ha trasmesso serie di suoi sceneggiati di argomento storico-letterario nelle trasmissioni radiofoniche ‘Il Paginone’ e ‘Lampi’ dirette da Giuseppe Neri. Dal 1962 fino alla sua centrale opera di poesia ‘Patmos’ (1995) la sua attività poetica è “testimonianza sul tempo che ci è toccato in sorte di vivere e sull’ambivalenza con cui lo viviamo” (Giuliano Manacorda). Il romanzo ‘I quattro camminanti’ (1991) narra la vicenda corale di quattro fratelli emigranti in America attraverso “la destrutturazione del romanzo realistico” (Sebastiano Martelli).
Sue poesie sono state tradotte in America, Spagna, Grecia e in Russia.
Considerato da molti un modello di scrittore autonomo rispetto alla potente editoria del nord, Rodolfo Di Biasio ha visto la sua opera analizzata dai migliori critici accademici e militanti del periodo 1970-2000, con una mole di oltre 400 titoli di bibliografia, oltre a una trentina di premi internazionali. Insieme ad Achille Serrao e il triestino Fabio Doplicher, Di Biasio rappresenta il vertice di una scrittura poetica e narrativa che ha saputo imporsi nonostante il passare delle mode, delle neoavanguardie, attirando su di sé l’ammirata attenzione critica di maestri come Alvaro Valentini, Giuliano Manacorda, Giorgio Barberi Squarotti, Francesco De Nicola. Ha sempre vissuto a Formia.
Quest’anno, durante la premiazione di domenica 4 ottobre, riceverà il premio ‘Solstizio’ alla carriera.
-Leone D’Ambrosio. L’intervento di Di Biasio sarà affiancato da quello del poeta pontino Leone D’Ambrosio, che presenterà alcuni inediti di de Libero tratti da una raccolta postuma, intitolata ‘Museo’.
Nato a Marsiglia nel 1957, è poeta, giornalista, critico letterario e ricercatore in italianistica presso la facoltà di lettere dell’università di Roma Tor Vergata.
I suoi testi sono stati accolti con favore da Libero de Libero e Natalia Ginzburg. Ha pubblicato diverse raccolte di poesie, tra cui: ‘La meta rubata’ (Bastogi, 1999); ‘Il canto di Erato’ (Azimut, 2007), con prefazione di Maria Luisa Spaziani e note di Alberto Bevilacqua e Renato Filippelli; ‘La parola scura’ (Azimut, 2008), con prefazione di Elio Pecora e note di Gabriella Sobrino, Rino Caputo e Guillaume Chpaltine; ‘Non è ancora l’addio’ (Azimut, 2010), con prefazione di Rosetta Loy e postfazione di Paolo Ruffilli; ‘Ordinate stagioni’ (Edizioni Ensemble, 2014). Le sue poesie sono tradotte in spagnolo, tedesco, portoghese, polacco, inglese e russo.
-Claudio Damiani. Evento centrale della prima giornata sarà la performance di un testo inedito del poeta Claudio Damiani, intitolato ‘La via dell’acqua (camminando nella piana di Fondi)’: un’ode alle acque fondane composta in seguito ad un soggiorno nei luoghi del festival. Il testo, sotto la regia del giovane e talentuoso Luigi Morra, sarà interpretato dall’attrice Serina Stamegna, accompagnata dalle musiche dei ‘Camera’. Lo stesso Damiani, conclusa la performance, presenterà il testo e leggerà alcuni suoi testi.
Claudio Damiani è nato nel 1957 a San Giovanni Rotondo. Vive a Roma dall’infanzia.
Ha pubblicato le raccolte poetiche ‘Fraturno’ (Abete,1987), ‘La mia casa’ (Pegaso, 1994, Premio Dario Bellezza), ‘La miniera’ (Fazi, 1997, Premio Metauro), ‘Eroi’ (Fazi, 2000, Premio Aleramo, Premio Montale, Premio Frascati), ‘Attorno al fuoco’ (Avagliano, 2006, finalista Premio Viareggio, Premio Mario Luzi, Premio Violani Landi, Premio Unione Lettori), ‘Sognando Li Po’ (Marietti, 2008, Premio Lerici Pea, Premio Volterra Ultima Frontiera, Premio Borgo di Alberona, Premio Alpi Apuane), ‘Il fico sulla fortezza’ (Fazi, 2012, Premio Arenzano, Premio Camaiore, Premio Brancati, finalista vincitore Premio Dessì, Premio Elena Violani Landi), ‘Ode al monte Soratte’, con nove disegni di Giuseppe Salvatori, Fuorilinea. Nel 2010 è uscita un’antologia di poesie curata da Marco Lodoli e comprendente testi scritti dal 1984 al 2010 (‘Poesie’, Fazi, Premio Prata La Poesia in Italia, Premio Laurentum).
Ha pubblicato di teatro: ‘Il Rapimento di Proserpina’ (Prato Pagano, nn. 4-5, Il Melograno, 1987) e ‘Ninfale’ (Lepisma, 2013). Ha curato i volumi: ‘Almanacco di Primavera. Arte e poesia’ (L’Attico Editore, 1992); ‘Orazio, Arte poetica’, con interventi di autori contemporanei (Fazi, 1995); ‘Le più belle poesie di Trilussa’ (Mondadori, 2000).
E’ stato tra i fondatori della rivista letteraria ‘Braci’ (1980-84).
Suoi testi sono stati tradotti in diverse lingue (tra cui principalmente inglese, spagnolo, serbo, sloveno, rumeno) e compaiono in molte antologie italiane (anche scolastiche) e straniere.
E’ presidente onorario dell’associazione culturale ‘Libero de Libero’, membro del comitato scientifico e della giuria del premio ‘Solstizio’.
-Luigi Morra. Luigi Morra è attore e regista napoletano. Dopo il diploma di attore e aiuto regia teatrale, conseguito nel 2002 presso la Scuola Internazionale di Teatro ‘Circo a Vapore’, continua la formazione frequentando stage e seminari in Italia e all’estero, avvicinandosi a diverse forme di arte performativa. Nel 2005 partecipa come attore al Festival di Lublino (Polonia), nello spettacolo ‘Matrimonio’ di Sebastiano Deva. Nel 2006 con ‘Di Vani Tentativi’ è primo classificato al ‘Thalia Festival’ (Roma), terzo a ‘Cortoconcorso’ (Roma), e finalista al festival di corti teatrali ‘In Breve’ (Firenze).
Nel 2008 a Napoli partecipa al “Progetto Interregionale Teatro” di Nuovo Teatro Nuovo, percorso formativo con artisti fra cui: Cecar Brie, Davide Iodice, Pierpaolo Sepe, Nicole Kehrberger e Pino Carbone; con quest’ultimo inizia un periodo di collaborazione, lavorando in qualità di aiuto regia per gli spettacoli ‘Romeo e Giulietta’, ‘Mangiatene tutti’, ‘Barbablù’, ‘Il Re muore’, e alla codirezione di laboratori tra cui ‘Progetto Nessuno’ e ‘Morale della favola’ con gli ospiti dell’Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Napoli.
Nel 2007 fonda con i musicisti Agostino Pagliaro, Marco Pagliaro e Davide Maria Viola i ‘Camera’, con i quali porta avanti un lavoro di ricerca musicale e performativa; ricordiamo ‘Concerto per madre’, ‘Tragedia per manichini da crash test’, e il disco ‘Favole e apocalissi’.
Sempre nel 2012 dirige lo spettacolo ‘Mai più fedele’ con gli attori vincitori del ‘Premio Lunarte’, nell’ambito di ‘Lunarte Festival’, e il laboratorio e la performance conclusiva della tappa nella città di Mondragone di ‘Caravan. Artists on the road’. Tra i recenti lavori come attore, ricordiamo il monologo ‘Binario 2: sotto la panca la capra crepa’, vincitore del premio ‘Special Off’ al ‘Roma Fringe Festival’. Oggi, all’età di 31 anni, la sua attività artistica si sviluppa attraverso diversi linguaggi.
L’uomo e il suo rapporto con l’Io e con la società, l’incontro di diverse forme d’arte in un unico contenitore, la fragilità e il conflitto del clown, sono tra gli elementi che spesso caratterizzano i suoi lavori. Coordinatore per la Campania del festival MArteLive. Fondatore e direttore artistico, con Pasquale Passaretti, di Etérnit, con cui dal 2008 produce gran parte dei suoi progetti.
Domenica 4 ottobre alle 21,30 chiuderà il festival con il monologo teatrale scritto da Pasquale Passaretti: ‘Binario 2: sotto la panca la capra crepa‘.
-Franco De Luca. L’intervento di Claudio Damiani sarà seguito dall’inaugurazione della mostra ‘Jeux (Giochi)’, del poeta e fotografo Franco De Luca, nipote di Libero de Libero, “poeta dell’immagine” come l’ha definito qualcuno. Presenterà i suoi scatti, accompagnandosi con la lettura di alcune sue poesie.
Poeta colto, ironico, riservato – secondo il profilo di De Luca, che Normanno Soscia traccia. Un uomo fuori dalle vorticose e alienanti dinamiche della modernità, che vaga, senza orologio, e osserva e fotografa e riflette e scrive. Per certi aspetti un flâneur, un ‘camminatore urbano’ che guarda all’eterno che il finito suscita, che discreto attraversa la realtà con la gentilezza dell’uomo paziente, che assapora il lento e costante scorrere delle cose.
-Lina Bernardi. Chiuderà la serata l’attrice Lina Bernardi, che da 50 anni porta in giro per l’Italia ‘Ascolta la Ciociaria’, l’ode più famosa di de Libero, e in questa occasione omaggerà il pubblico con una lettura dei passi più affascinanti accompagnati dal tamburello di Pasquale Valentino, attore e regista teatrale.
Nata a Latina, Lina Bernardi si è diplomata all’Accademia Nazionale D’Arte Drammatica ‘S. D’Amico’. Ha incantato il suo pubblico spaziando con successo dal cinema al teatro alla televisione. Tra i suoi film più belli e più noti al grande pubblico ‘L’ultimo bacio’ di Gabriele Muccino; ‘Pane e Tulipani’ di Silvio Soldini; ‘Non ti muovere’ di Sergio Castellitto.
Protagonista in teatro nelle opere dei più importanti autori italiani e stranieri: ‘Jacques o la sottomissione’ di Eugène Jonesco, ‘Gli innamorati’ di Carlo Goldoni, ‘Così è se vi pare’ di Pirandello. L’elenco è ancora lungo, Lina Bernardi è senza dubbio una delle attrici più stimate e apprezzate nel panorama italiano.
Interprete della poesia di autori contemporanei.
Al cinema, in teatro e negli ultimi anni in Tv nel cast di Vivere e Centovetrine, le due più seguite e amate soap italiane.
È impegnata oggi anche nella formazione di giovani attori, come istruttrice di recitazione e dizione.
Rocco Alessandro Mattei
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