“Tracce”, dall’evento al racconto, è il percorso trasversale che ha trasformato una prestigiosa rassegna musicale che si è tenuta nell’estate 2014 nel centro storico alto di Terracina in un documentario, una mostra, moltitudine espressiva e riscrittura dell’arte con l’arte. Dal 6 all’8 marzo sarà possibile prendere parte alla rassegna presso il Palazzo della Bonificazione Pontina. Ne parliamo anche sul sito della nostra associazione perchè “Uneven eye” ha realizzato il primo cortometraggio sulla figura di Libero de Libero ed ha preso parte al Festival di poesia “verso Libero”: insomma, si tratta di un collettivo che non si occupa di poesia, ma ne tratta la materia quando fa dialogare tra loro le Muse.
Tracce di arte, la traccia che l’uomo ha abitato questa Terra non solo consumandola. La rassegna musicale, ideata e realizzata da Bucolica Produzioni col contributo e il patrocinio del Comune di Terracina per valorizzare le ricchezze storiche e archeologiche della città, ha visto la partecipazione di musicisti italiani e stranieri, tra cui Teho Teardo, Julia Kent, GaLoni, Betti Barsantini, Franz Kirmann. L’evento estivo è poi confluito in un documentario prodotto dal collettivo Uneveneye (Antonio Fasolo, Giulio Leonardi, Marco Federici, Riccardo Mazzucco, Vincenzo Fiorini), che indaga le relazioni tra “spazio” e “suono”, e in una mostra fotografica che raccoglie gli scatti di sette fotografi (Arianna Barone, Dante Corsetti, Stefano Del Monte, Ettore Maragoni, Massimiliano Pinna, Erica Pompili, Martina Trani), curata da Elisa Rinaldi e Nicoletta Todisco. La manifestazione si dipanerà in un percorso espositivo a più “piani” dove il cinema, la fotografia, la pittura e la musica si incontrano e intrecciano, alimentandosi a vicenda.
Protagonisti di “Tracce” sono stati i luoghi della città. Ogni museo, auditorium, teatro, piazza, chiesa e stazione, si è fatto diffusore di cultura. Gli spazi del centro storico, già ricchi di “segni”, per un giorno vengono “abitati” dalla musica e finiscono per ospitare le arti visive, pronti soprattutto ad essere realmente vissuti dai cittadini come spazi vivi e aperti. All’interno della tre giorni, sarà presentata l’anteprima di “Pareidolia: vedere ciò che non c’è” di Alessandra Romagna, progetto pittorico che vede ancora un artista alla ricerca di “tracce”, questa volta, sui muri scrostati della città antica e che verrà realizzato nella prossima estate 2015. La scelta del Palazzo della Bonificazione Pontina, nel cuore della città alta, è un ulteriore modo per ri-appropriarsi, ri-abitare e ri-raccontare uno spazio pubblico e in definitiva la stessa città. Un modo soprattutto per riflettere su quanto un evento (una serie di eventi) abbia contribuito a migliorare la vivibilità di uno dei centri storici più affascinanti d’Italia, rivalutandone la sua ricchezza.
N.B. S’è parlato di “pareidolia”, che non è solo l’ultimo album di Marina Rei, ma anche tutto quello che avete visto e non c’era. Scie chimiche a forma di nuvole, nuvole a forma di pecorelle, Dio a forma di uomo, uomini a forma di io. O come il famoso volto su Marte, subito vòlto a spiegare la presenza umana oltre la Terra. Pare che la pareidolia sia anche un residuato della nostra evoluzione mentale, per esser pronti a scorgere nemici mimetizzati da pochi indizi sulla scena. Intanto la pareidolia va in scena. E non scema.
Palazzo della Bonificazione Pontina, Terracina (Via Mura San Paolo, 11)
Ingresso: Gratuito
Orari apertura: 6-8 marzo 2015
Vernissage Venerdì 6 marzo (h 18.00-22.00)
Sabato 7 e Domenica 8 (h 18.00-22.00
Proiezione documentario h19.00/22.00 (in loop)

Simone di Biasio
