Continua la nuova rubrica a cadenza settimanale sul nostro sito. La parola “Sentiment” è stata coniata intorno agli anni Duemila ed è usata in linguistica per coprire diversi fenomeni, come per esempio attitudini, atteggiamenti (positivi-negativi-neutri espressi) in una serie di testi. Noi qui proviamo a cantare il Sentiment che ci arriva dalle news e a renderlo fisso per sempre: è uno spazio dedicato ad ora. Perché questo momento sta passando. E deve essere cantato. Ogni settimana, le notizie che più girano. Il presente è eterno.
La spedizione dei mille è ancora un ricordo
di sangue e speranza: l’attracco in spiaggia
sicula fu l’inizio. Qui invece è stato il fiordo
della tempesta a sciogliere il sangue in ragia
acqua del mare. E subito il più vile e balordo
politico appende la colpa, come scelta saggia.
E in tutto questo Renzi chiude alla minoranza
le orecchie: “Non Ratio, ma solo manovalanza!”.
Mentre invece nella nostra italica maggioranza
si grida all’uscita dalla finanziaria depressione
dipingendo, per nascondere, con baldanza
che gli altri aumentano e la nostra è infusione
a distanza. Viene raccolta la prima mattanza
di squalisti e un terrorista pronto per un’esplosione
a due chiese. Ma non era un kamikaze suicida?
Confuso, depresso, sono dentro un quadro di Frida.
Liberaci, 25 Aprile, dalle parole di re Mida
che indora ogni malattia e mi fa paura;
e mi fa vedere, quella dei 28, un’arida
riunione; anche se spero che ogni futura
scelta sia fatta così, in comunione. E la corrida
delle udienze del divorzio termina: solo la cura
dei bimbi ora. Ti regalo un libro mentre è sera
lo invio per sapere come sarò, come sei e com’era[9].
Venerdì mattina non ha una bellissima cera
Barak Obama; specialmente pronunciando
la sua responsabilità e nel dire che l’era
dei droni erra. I ventotto invece, fabulando
del più e del meno, lasciano tutto come era
per gli immigrati, ma prendendo il comando.
Mentre gli amici della moneta europea
leggono il papello greco e gridano: “Seee…Kalispera”.
Arriva la Liberazione con una mattina ambea:
si chiacchiera nel silenzio tra i campi e sul mare,
ringraziando questa settantenaria sacra festa atea
dove nel nome dell’uomo si son fatti ammazzare
i nostri nonni. Ora sta a noi non andare in apnea
in nebulosa oscura di bip; ma solo ricordare
quanto gli occhi sciolti tra loro in fisico raccordo
sia condiviso e colorato come musicale accordo.

Elvio Ceci

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