Appuntamento numero tredici per la rubrica a cadenza settimanale sul nostro sito: ancora alle prese col matrimonio fra notizia e poesia i versi di Elvio Ceci. La parola “Sentiment” è stata coniata intorno agli anni Duemila ed è usata in linguistica per coprire diversi fenomeni, come per esempio attitudini, atteggiamenti (positivi-negativi-neutri espressi) in una serie di testi. Elvio qui prova a cantare il Sentiment che arriva dalle news e a renderlo fisso per sempre: è uno spazio dedicato ad ora. Perché questo momento sta passando. E deve essere cantato. Ogni settimana, le notizie che più girano in rete e nei bar. Il presente è eterno.
Il sole spezzetta il mare in infiniti
cocci di ferro. Garrisce il vento
invisibile di cui si vedono solo i miti
effetti: si muovono di verde argento
gli alberi bassi, utili per i nostri riti.
Inizia il lunedì un antico fermento:
si riprendano i vasi di terracotta,
mandiamo in esilio la bancarotta.
Era lunedì quando dall’europea grotta
sputò fuoco, il drago, per forgiare
moneta, per noi, in Grecia. Una frotta
di anziani pensionati scendono a ritirare
cento euro, scendono in strada; ogni garotta
chiude e ogni turista, un bancomat da sfruttre.
Il leggendario mostro garantirà, onesto,
il supporto finanziario, anche se indigesto.
Scorre il fiume lento, timido, mesto
del tempo e arriva la certa insolvenza.
Si apre il gioco dialettico tra il falco lesto
e la colomba, si sfrutta l’incombenza
del debito e, più di quanto detto e richiesto,
si chiudono le banche. Sempre, con diligenza,
partono le scommesse politiche su possibili
compromessi e di riforme economiche agibili.
Si ballano i syrtos del Si, inaccettabili,
e del No, importanti per una briciola
di potere in più. Cosa diranno i credibili
Pritani domenica sera? Non sei sola
sorella Spagna o fratello Cipro, dai labili
destini uniti. Ma perché l’Italia s’immola
ai freddi ghiacci del nord? Recuperiamo
la Patria di Pessoa e insieme andiamo.
Sono Anarchico e, come altri anonimi, siamo
pronti a lanciar Molotov agli oppressori.
Ma ora il vero dissenso che possiamo
attuare è dire No nel diventare rapinatori
dei poveri pensionati del popolo, che amiamo.
Non siamo atomi, ma riprendiamoci gli ori
della nostra dignità… e poi a chi non piace
una bottigila di Ouzo che infuoca e dentro giace?
Elvio Ceci
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