“La bellezza e il pantano” è un testo scritto da Davide Rondoni e interpretato da Serina Stamegna con la regia di Pasquale Valentino il 13 giugno 2014 a Fondi (LT) ad apertura del I Festival di poesia “verso Libero” (13-15 giugno).
L’Associazione ha celebrato così la figura di Giulia Gonzaga, contessa di Fondi tra le più belle donne del Rinascimento italiano (Ariosto ne scrisse in versi, Tiziano ne delineò un ritratto).
Di seguito un estratto del monologo teatrale in versi di Davide Rondoni ispirato a Giulia Gonzaga (1513-1566).
“[…] Il silenzio del Pantano è la cosa più inquietante.
Non dice niente. Solo: esisto.
Sfatte le rose, le viole…
Non dice nient’altro. Non è come quei comandanti
che avanzano e mandano a dire:
Arrendetevi bella dama?
O come gli spasimanti che dicono:
arrendetevi bella dama?
Non dice niente lui, il Pantano.
A volte guarda come un sempre vecchio
e sempre temibile sovrano.
Lo vedi?
O sono i miei occhi ormai troppo timorosi, impauriti…
Tu Isabella sei una donna almeno questo lo capisci?
Sì sì ok non ci rivolgiamo la parola da dieci anni tu però vedi.
Il pantano. Enorme.
E ormai hai iniziato a conoscere
il pantano degli uomini.
Che forse è peggio.
Hai provato a scappare.
Io non scappo più.
Sto qui,
In mezzo alle loro chiacchiere.
Alle loro mani rapaci.
Ai loro occhi fangosi.
Alle bocche piene di fango.
Alle ossa piene di fango.
Alle risate piene di fango.
Alle rose e viole dei loro poeti carini e morti.
Ai saluti pieni di fango.
Alle corone e ai titoli nobiliari di fango.
E mi dicono come sei bella, Giulia Gonzaga.
Forse così,
dicono guardandomi, si può dimenticare
il pantano che ci separa dall’azzurro
inafferrabile del mare.
Forse tu, e l’aria di te così vaga
può far sparire per un attimo il pantano
può far sparire dalle ossa e dai saluti
il malsano. […]”