Rodolfo Di Biasio (Ventosa, 1937) è un poeta, scrittore e saggista italiano e sarà ospite a Terracina giovedì 22 gennaio 2015 alle ore 15.30 all’interno dell’Aula Magna del liceo “Leonardo da Vinci” di Terracina, dove dialogherà con gli studenti, con i docenti e con il pubblico presente nell’ambito del Progetto “L’albero della poesia – Incontri con la poesia contemporanea”. Il suo incontro verterà sul significativo tema: “Dalla memoria al mito”.
L’iniziativa, al suo secondo appuntamento della seconda edizione, nasce dalla collaborazione tra docenti e studenti del Liceo “Leonardo da Vinci” e l’Associazione culturale “Libero de Libero”, con l’intento di sfatare il luogo comune che la poesia sia un genere letterario difficile, persuadere del contrario e soprattutto trasmettere il valore educativo, salvifico e conoscitivo della poesia. L’iniziativa è al suo primo appuntamento con l’autore e verterà sul rapporto tra poesia e scienza. L’incontro è aperto a tutti gli “amanti” e “curiosi” della poesia nello spirito della condivisione.
Gli incontri con la poesia contemporanea sono alla loro seconda edizione e quest’anno sono stati ripresi e voluti grazie al successo ottenuto nello scorso anno scolastico. La rassegna proseguirà con gli appuntamenti in compagnia di Biancamaria Frabotta, Adelelmo Ruggieri e Mario Mastrangelo, mentre il primo ha visto la partecipazione del poeta Roberto Maggiani, letteralmente estasiato dal lavoro di studio (e dalla passione) dei ragazzi del liceo.
Sono felice e disperato
di vivere questo mio tempo
così in guerra
per troppo amore
Non so se ne ho indovinato la ragione
o se ho intravisto solo, come per nebbia,
il nodo che tenta di sbrogliarsi,
il coagulo del tempo
ne ha reso i capi grumosi
e poco ancora si allentano
Un domani vi cresce negli occhi,
nella luce,
dove le parole hanno proprio il loro senso
a poter dire
vedete infine un albero è di nuovo un albero
da “Altre contingenze” (Rodolfo Di Biasio, Caramanica editore, 1999)
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Rodolfo Di Biasio ha conseguito la laurea in Lettere Classiche presso l’Università Federico II di Napoli nel 1965 e in seguito ha diviso la sua attività tra l’insegnamento e la produzione letteraria. Dal 1969 al 1982 è stato direttore responsabile delle riviste nazionali «L’Argine Letterario» e «Rapporti», nel cui comitato direttivo compaiono anche Giorgio Barberi Squarotti, Emerico Giachery, Giuliano Manacorda e Walter Mauro. Dal 1978 al 1999 la RAI ha trasmesso serie di suoi sceneggiati di argomento storico-letterario nelle trasmissioni radiofoniche Il Paginone e Lampi dirette da Giuseppe Neri. Dal 1962 fino alla sua centrale opera di poesia Patmos (1995) la sua attività poetica è «testimonianza sul tempo che ci è toccato in sorte di vivere e sull’ambivalenza con cui lo viviamo» (Giuliano Manacorda). Il romanzo I quattro camminanti (1991) narra la vicenda corale di quattro fratelli emigranti in America attraverso «la destrutturazione del romanzo realistico» (Sebastiano Martelli). Nel 1974 negli USA viene inserito in «Vanderbilt Poetry Review» in seguito in «Poetry» e in New Italian Poets; in Spagna nell’antologia Venticinco años de poesia en Italia (De la neoavanguardia a nuestros dias) pubblicata a Cordoba; in Francia nella rivista «SUD» pubblicata a Marsiglia nel numero monografico Poesie du XX siècle en Italie – Les Poetes de la Metamorphose. Nel 2001 compare nell’antologia curata da Emilio Coco El fuego y la brasas pubblicata a Madrid e nel 2010 in Antologìa de la Poesìa Italiana Contemporànea uscita in Messico a Monterrey. Sue poesie sono state tradotte anche in Grecia e in Russia. Considerato da molti un modello di scrittore autonomo rispetto alla potente editoria del nord, Rodolfo Di Biasio ha visto la sua opera analizzata dai migliori critici accademici e militanti del periodo 1970-2000, con una mole di oltre 400 titoli di bibliografia, oltre a una trentina di premi internazionali. Insieme ad Achille Serrao e il triestino Fabio Doplicher, Di Biasio rappresenta il vertice di una scrittura poetica e narrativa che ha saputo imporsi nonostante il passare delle mode, delle neoavanguardie, attirando su di sé l’ammirata attenzione critica di maestri come Alvaro Valentini, Giuliano Manacorda, Giorgio Barberi Squarotti, Francesco De Nicola. Ha sempre vissuto a Formia.