Dopo un mese e mezzo di letture e consultazioni, ecco i dieci libri finalisti della IV edizione del Premio Solstizio all’opera prima. Forse la prima notizia da dare è questa, ed è davvero singolare: il più giovane poeta a partecipare è del 1998, ma abbiamo anche una poetessa del 1936 che ha esordito lo scorso anno in poesia. In ordine alfabetico gli autori coi loro libri d’esordio:
- Beghé Daniele, Galateo dell’abbandono, Tapirulan, 2016:
«è un suono che rimbalza muto | nel suono mattutino delle sbarre»
- D’Aquino Roberta, Il senso sparuto del vuoto, Terra d’Ulivi, 2016:
«rimane sempre alla prima persona | il sedimento»
- De Lisi Noemi, La stanza vuota, Giuliano Ladolfi, 2017:
«Spesso nel sonno si agitava, diceva qualcosa, era difficile da capire | sembravano i rumori di una casa vecchia, i versi di una bestia»
- Di Palma Claudia, Altissima miseria, Musicaos, 2016:
«Insieme marciamo | di un bellissimo marcire»
- Guazzo Francesco, Poesie, Corte Micina, 2016:
«come ti vesti | per la fine di ogni cosa?»
- Iuliano Alessia, Non negare nessuno, Carta Canta, 2016:
«Le mie mani, i miei occhi | sono le grondaie di casa»
- Lotter Maddalena, Verticale, LietoColle-Pordenonelegge, 2015:
«Prima di dormire faccio della pace | un lenzuolo e ti rimbocco la vita»
- Poggi Salani Teresa, Strade del mio tempo, Manni, 2016:
«L’intimità è protetta dalle cose»
- Volpi Alberto, La proprietà privata (e i suoi riflessi sul carattere), La Vita Felice, 2014:
«pietà per le cose che stiamo diventando | da conservare nella teca del presente»
- Zuccaccia Elena, Ordine e mutilazione, Pietre Vive, 2016:
«profana sindone | la tua parte di | letto.»
Adesso la parola passa ai giurati Lino Angiuli, Claudio Damiani, Rodolfo Di Biasio e Davide Rondoni, cui si aggiunge Lorenzo Babini, vincitore della passata edizione del Premio, i cui giudizi decreteranno i vincitori della IV edizione del Premio nazionale di poesia “Solstizio” riservato all’opera prima. Inviteremo i primi cinque classificati ad essere presenti al Festival poetico “verso Libero” il 30 settembre e 1° ottobre prossimi, quando sveleremo l’ordine definitivo e consegneremo il Premio nelle mani del 1°, 2° e 3° classificato. Ognuno sarà chiamato a leggere dal proprio libro, ma anche un testo di Libero de Libero a scelta da tutta la sua produzione poetica.
Grazie anche a chi, purtroppo, non è rientrato nella rosa dei 10. Ad onor del vero, riconosciamo con molto piacere che la qualità delle opere pervenute migliora di anno in anno, e questo non è semplicemente un vanto per noi, ma una grandissima speranza per la poesia contemporanea. Auguri a tutti.
Di ciascuno dei 10 libri abbiamo scelto qualche verso perché forse quello che tutti speriamo è proprio che almeno un verso – anche uno soltanto – resti immortale.