Libri

M. Sestini - World Press Photo

M. Sestini – World Press Photo

Ho aperto Poemetti elementari (Ed. Il Labirinto, 2008) di Rodolfo Di Biasio e subito l’ho bevuto in un attimo, come cicchetto di mirto. Appena mandato giù, ho capito che avevo totalmente sbagliato. Dovevo rileggerlo con calma: dopo aver sentito le immagini evocate da Rodolfo di Biasio, gli oggetti descritti non sono apparsi più nella loro essenza: avevano una vitalità maggiore. Sette poemetti, ciascuno diviso in tre sezioni; tre movimenti, come nelle opere di musica classica.

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Damiani e Campanari alla presentazione dell’ass. de Libero

Oggi ospitiamo una riflessione su Claudio Damiani, “voce bianca” (secondo Roberto Galaverni) della poesia italiana contemporanea e Presidente Onorario della Associazione Libero de Libero. Anche perchè non capita sempre di leggere un libro e sperare che finisca il più tardi possibile. A me, almeno, sarà capitato tre o quattro volte. Tra queste devo annoverare proprio “Il fico sulla fortezza” di Damiani. C’ho messo sette giorni per leggerlo. E questo è un tempo assai lungo per i miei standard di lettura.

13380_tiziano_fratus_f_1“Tutti gli spostamenti più tragici sono quelli di una casa” (Yang Lian)

 “Uomo radice”, “alberografo”, “cercatore d’alberi”, poeta. Quale definizione per Tiziano Fratus? Ma soprattutto, occorre definirlo? Probabilmente ci ha pensato lui stesso con “Un quaderno di radici” appena edito da Feltrinelli nella collana “Zoom” riapre la traccia avviata dall’editore con la collana “Poesia” che dal 1958 al 1982 vide stampate le pagine dei più grandi poeti del tempo (Arbasino, Majakovskij, Pound, Prévert, Valéry). Dopo 30 anni (con la parentesi Erri De Luca) si torna con un’importante distinguo: niente libri cartacei, ma digitali. Sembra un suggerimento dello stesso bergamasco Fratus, verso una ecologia del verso: “Per fare il ramo ci vuole l’albero/ per fare l’albero ci vuole il bosco”, per fare un libro non occorre un bosco. Con lui pubblicazione di inediti in ebook anche per Gianni Marchetti, autore de “La voce dei grandi edifici”: due titoli scelti nemmeno troppo a caso, con lo stridere assonante di radici/edifici, con la commistione casa/albero e la sfida voce/quaderno, oralità/scrittura come fosse una interrogazione sul fare poesia ora, su questi tablet, smartphone e altri apparecchi quotidiani.

Frabotta verso Terracina

La prof.ssa Frabotta in viaggio verso Terracina

Ieri si è tenuto il terzo incontro di poesia presso il liceo scientifico Leonardo da Vinci a Terracina, in cui è stato presentata la raccolta Da mani mortali di Biancamaria Frabotta. Un’opera molto densa, in cui ogni sezione sembra un mondo a parte, quasi fosse silloge di altri libri.

Essendo linguista per professione, mi sono concentrato subito sulla sezione del libro “Il miracolo delle lingue”. In questa, come nelle altre sezioni, le poesie non hanno un titolo: il titolo, a volte chiave decifratoria dei componimenti, è lasciato alla sezione; quasi come se tutte le poesie sono in realtà strofe di una sola lirica. Proveremo ad analizzare alcune delle poesie attraverso la chiave interpretativa della linguistica e della più lontana nascita del linguaggio.

franco-di-mare-sarajevo

Il 7 febbraio alle ore 10 nella Palestra dell’Istituto Tecnico Economico Libero de Libero di Fondi avrà luogo il momento conclusivo del Progetto “Incontro con l’autore”, giunto alla 15^ edizione. Franco Di Mare, giornalista televisivo, inviato di guerra e scrittore affermato, incontrerà gli  studenti  dell’istituto e delle scuole medie e superiori della città. E si confronterà con loro sulle tematiche dei conflitti interreligiosi e interetnici e della legalità.